La tiroidectomia è un intervento chirurgico che prevede la rimozione parziale o totale della tiroide, una ghiandola situata nella parte anteriore del collo che regola il metabolismo del corpo. Se l’intervento non viene eseguito correttamente, il paziente può subire danni e complicanze a breve e lungo termine.
Ci sono alcune controindicazioni all’intervento di tiroidectomia, come la presenza di malattie cardiache, problemi di coagulazione del sangue, malattie autoimmuni, e gravidanza. Inoltre, se il nodulo tiroideo non è canceroso, l’intervento potrebbe non essere necessario.
Le complicanze possibili dell’intervento di tiroidectomia includono problemi di voce, dolore alla gola, difficoltà respiratorie, infezioni e sanguinamenti. A lungo termine, la rimozione della tiroide può causare disfunzioni metaboliche e problemi di salute come l’ipotiroidismo.
Se si subiscono danni a seguito di un intervento di tiroidectomia eseguito in modo negligente o errato, è possibile richiedere un risarcimento del danno. Tuttavia, è necessario dimostrare che l’errore o la negligenza è stata effettivamente commessa dal professionista medico e che questo ha causato i danni.
Se sei stato vittima di danni causati da un intervento di tiroidectomia, rivolgiti a Periplo Familiare per richiedere un risarcimento del danno. I nostri avvocati specializzati in responsabilità medica ti aiuteranno a valutare la tua situazione e a intraprendere le giuste azioni legali per tutelare i tuoi diritti e interessi.
Insufficienza respiratoria e grave disfonia
La signora Rita, di 60 anni, si sottopone ad una tiroidectomia totale. L’operazione però non è preceduta né da consenso informato né dalla raccolta dei dati anamnestici. Dopo poche ore dall’intervento, Rita accusa una grave crisi respiratoria e disfonia. Viene pertanto sottoposta a visita otorinolaringoiatrica che depone per un quadro laringoscopico caratterizzato da “corde vocali fisse e spazio respiratorio notevolmente ridotto”. Poiché la situazione, anche dopo le cure somministrate, non presenta alcun miglioramento, Rita viene trasferita in terapia intensiva.
Dopo una settimana, stabilizzate le condizioni, viene dimessa senza una programmazione di terapie e controlli post-chirurgici. Tornata al proprio domicilio, Rita continua ad accusare problemi respiratori che la costringono a recarsi privatamente presso un medico otorinolaringoiatra, il quale conferma la paresi di entrambe le corde vocali. Col trascorrere dei giorni la situazione peggiora tanto che numerosi sono i ricorsi al Pronto Soccorso per crisi respiratorie, dove in alcuni casi è stato necessario sottoporre la signora a interventi di dilatazione per facilitare la respirazione.
IL DANNO SUBITO
La signora Rita ad oggi presenta un danno irreversibile consistente in un’insufficienza respiratoria e una grave disfonia. A questo quadro clinico si aggiunge una forte depressione post-traumatica.
IL RISARCIMENTO
Inoltrata la richiesta di riconoscimento del danno, in tempi ragionevolmente brevi la compagnia assicuratrice dell’Azienda ospedaliera sottopone a visita la signora Rita e successivamente, a seguito di una lunga trattativa intercorsa con l’Associazione, la vertenza si definisce con la corresponsione di € 145.000,00.