La ricostruzione mammaria è un intervento di chirurgia plastica che mira a ripristinare l’aspetto del seno dopo una mastectomia o altre condizioni che ne hanno alterato la forma. Sebbene l’intervento sia generalmente sicuro, possono verificarsi complicanze e danni al paziente. In alcuni casi, se si verificano errori o negligenze, il paziente potrebbe avere la possibilità di richiedere un risarcimento per i danni subiti.
Come per tutti gli interventi chirurgici, anche la ricostruzione mammaria presenta alcune controindicazioni. In particolare, l’intervento potrebbe non essere consigliato per i pazienti con problemi di salute che aumentano il rischio di complicanze durante l’operazione o per coloro che non hanno completato i trattamenti oncologici. Prima di sottoporsi a questa procedura, il paziente deve essere valutato attentamente dal medico per determinare la sua idoneità all’intervento.
Sebbene la ricostruzione mammaria sia un intervento largamente sicuro e frequentemente praticato, non è esente da possibili complicanze. Alcune delle complicanze più comuni includono infezioni, sanguinamento, formazione di sieromi o ematomi, alterazioni della sensibilità cutanea, cicatrici inestetiche e risultati insoddisfacenti dal punto di vista estetico. Tali complicanze possono causare disagio, necessitare di ulteriori interventi terapeutici e influire negativamente sulla qualità della vita del paziente.
Il chirurgo plastico che esegue la ricostruzione mammaria ha il dovere di informare il paziente sui rischi dell’intervento e sulle possibili complicanze. Nel caso in cui il paziente subisca danni a seguito dell’intervento e si possano dimostrare errori o negligenze, il medico potrebbe essere chiamato a rispondere di tali danni.
Se hai subito un danno durante un intervento di ricostruzione mammaria, potresti avere diritto a un risarcimento del danno subito. Per fare richiesta di risarcimento, puoi contattare Periplo Familiare, uno studio legale specializzato in responsabilità medica. I nostri avvocati esperti ti assisteranno nel processo di richiesta di risarcimento, aiutandoti a ottenere il massimo risarcimento possibile.
Grave danno estetico per infezione
La Signora Giuseppa, di 53 anni, viene sottoposta ad intervento di quadrantectomia per un carcinoma mammario e a un successivo intervento di rimodellamento plastico della parte residua della mammella. Viene eseguita la sola profilassi antibiotica preoperatoria mentre non viene prescritta alcuna terapia post-intervento. Dopo pochi giorni, la ferita chirurgica della signora Giuseppa si riapre, e da questo momento iniziano per lei ben 4 mesi di continue medicazioni, senza però che nessun medico le consigli un accertamento strumentale e/o una terapia antibiotica.
Visto il prolungarsi del problema, viene tardivamente eseguito un esame colturale, dal quale emerge un’infezione in atto. Si decide pertanto di intervenire chirurgicamente, tuttavia il ritardo diagnostico lascerà alla signora danni evidenti di ordine estetico nonché psicologico.
IL DANNO SUBITO
Il ritardo nell’espletare le indagini diagnostiche ha comportato una durata della malattia prolungata ed una necrosi estesa dei tessuti mammari, con conseguente deformità della regione mammaria.
IL RISARCIMENTO
La vertenza risarcitoria si è conclusa con un accordo, in virtù del quale alla signora Giuseppa è stata corrisposta la somma di € 38.000,00.