A calcolarlo è una nuova ricerca statunitense che ha confrontato i costi dei servizi sanitari di 60 paesi. Non solo Covid, anche i prezzi dei farmaci, delle assicurazioni, i costi per le cure ambulatoriali. Ecco cosa ne viene fuori.
Quanto costa un letto di terapia intensiva? In Italia, un letto di terapia intensiva per curare un malato di Covid-19 costa sette volte di meno che negli Stati Uniti, ovvero in media 2.519 euro contro i 18.368 euro degli Usa. A dircelo è la nuova ricerca di Bridge Patient Portal, una società statunitense di coinvolgimento dei pazienti, che ha pubblicato uno studio in cui ha monitorato e confrontato il costo dei servizi sanitari in diversi paesi del mondo.
L’indagine, che ha riguardato ben 60 paesi, non ha però esaminato solo il costo di un letto di intensiva in tempo di Covid-19 ma ha analizzato numerosi dati tra cui il livello di spesa pro-capite, la spesa out of pocket, il livello dei prezzi dei farmaci, la spesa per le assicurazioni, il livello di accesso ai servizi sanitari e i costi per le cure ambulatoriali.
Spesa sanitaria
Ma partiamo dalla spesa per l’assistenza sanitaria dove al vertice troviamo gli Stati Uniti con 9.578 euro pro capite, davanti a Svizzera (8.477 euro) e Norvegia (7.022 euro).
L’Italia si trova al 21° posto con 2.549 euro. Un dato inferiore anche a molti Paesi della area euro come Germania (ottava con 4.771 euro) e Francia (al 15° posto con 3.939 euro). La Spagna invece, ci segue in classifica, con una spesa è di 2.378 euro.
Spesa per i farmaci
Per quanto riguarda la spesa per i farmaci, la situazione non cambia, e sono sempre gli Usa a guidare la graduatoria con costi superiori del 1.309,48% rispetto alla media dei 60 paesi analizzati. Prezzi alti anche in Messico (+153,92%) e Svizzera (+143%).
L’Italia nella classifica si colloca al 19° posto con prezzi più alti del 46,15% rispetto alla media. Facciamo sicuramente meglio della Germania, dove le medicine si pagano in media il 138,1% in più della media. Ma facciamo peggio della Spagna (prezzi superiori del 7,5% rispetto alla media) e soprattutto della Francia dove i farmaci si pagano addirittura il 15,3% in meno della media.
E in tempo di Covid-19?
Sempre dalla ricerca del Bridge Patient Portal, emerge un altro dato interessante, quello del costo medio giornaliero per un paziente Covid-19 ricoverato in terapia intensiva.
Il dato contempla i costi di manodopera, attrezzature, test e farmaci utilizzati. E anche in questo caso, il costo più alto si registra, come ci aspettavamo, negli Stati Uniti (18.363 euro), seguiti da Norvegia (10.164 euro) e Svizzera (8.154 euro).
L’Italia è al 28° posto, con un costo medio di 2.519 euro per paziente. Un numero decisamente inferiore a Germania (4.420 euro), Spagna (3.458 euro), Francia (2.752 euro) ma superiore per esempio al Regno Unito, dove un ricovero in intensiva costa 1.774 euro.
Per quanto riguarda invece la spesa out of pocket, ovvero quelle a carico della persona o della famiglia sostenute per prestazioni sanitarie, a guidare la classifica dei costi più elevati è la Svizzera con una spesa del 538% più alta rispetto alla media. L’Italia è al 18° posto con il 76,76% in più rispetto alla media.
Il dato sul costo delle cure ambulatoriali come visite e analisi vede di nuovo in vetta gli Usa con una spesa del 3.270% superiore alla media. In questo caso l’Italia si colloca al 7° posto con una spesa del 398% superiore alla media. Un dato superiore a quello di Francia (+277%), Regno Unito (+175%) e Germania (+78,9%).
Conclusioni
È ormai prassi consolidata quella di criticare il nostro Sistema sanitario nazionale per le sue lentezze o lacune. Ma come per molte questioni, dovremmo riuscire ad osservare l’argomento facendo un passo indietro e contestualizzarlo all’interno della situazione internazionale, che vede gli Stati Uniti come il paese democratico che spende più in assistenza sanitaria rispetto alle nazioni più sviluppate del mondo e questo perché privo di una copertura sanitaria universale, come invece avviene in Italia.
Quindi, con tutte le sue lacune e mancanze, il nostro Sistema sanitario garantisce il diritto fondamentale alla salute, facendosi carico di molte spese. E questo, senza dubbio, gli va riconosciuto.