Quando si configura la responsabilità medica in caso di sovradosaggio farmaci?
Le reazioni all’assunzione e, ancor di più, al sovradosaggio dei farmaci possono essere particolarmente dannose per il paziente e, nei casi più gravi, arrivare ad essere anche letali.
Per scongiurare il rischio di tossicità, il medico incaricato di scegliere tra due o più farmaci, a parità di efficacia, dovrà prediligere quello che comporta i rischi minori per il paziente, il quale deve essere sempre informato dei possibili effetti collaterali.
Oltre a questo, è poi fondamentale che il personale sanitario somministri le dosi corrette per scongiurare che il paziente subisca danni proprio a causa di un sovradosaggio dei farmaci prescritti. Ma cosa succede se questo avviene?
Sovradosaggio dei farmaci: in quali casi è un errore evitabile?
Il sovradosaggio dei farmaci che porta il paziente a un peggioramento delle sue condizioni di salute, è considerato un evento terapeutico negativo prevedibile, in quanto conseguenza di un errore umano.
Per errore di terapia si intende un uso inappropriato del farmaco che fa scaturire un evento avverso e indesiderabile che rappresenta un pericolo per il paziente.
In ambito ospedaliero, sono i medici a prescrivere i farmaci, ma è il personale infermieristico a somministrarli ai pazienti. Gli infermieri sono quindi tenuti a rispettare le prescrizioni mediche, ma nel caso si accorgano di un errore di dosaggio devono renderlo noto, interpellando il medico così come sancito dalla Corte di Cassazione nella sentenza n. 20270 del 2019 in cui la suprema Corte sottolinea che il processo di somministrazione dei farmaci è frutto di una procedura di collaborazione tra medici e infermieri.
Il sovradosaggio dei farmaci può riguardare il piano terapeutico prescritto al paziente, ma può anche essere attribuibile ad una errata valutazione preoperatoria a causa della quale vengono somministrati farmaci anestetici nella dose sbagliata.
Danni per farmaci in dosi errate: ecco come far valere i tuoi diritti
Proprio perché nel processo di gestione della somministrazione dei farmaci intervengono più figure, non è semplice capire a chi imputare l’eventuale responsabilità di un errore di sovradosaggio.
Ad esempio, nel caso in cui l’infermiere decida di somministrare il farmaco prescritto dal medico, nonostante si accorga che la prescrizione è errata o riporta un dosaggio eccessivo, e dunque non lo interpelli, diventa in parte responsabile dell’errore.
Se il paziente riporta un danno a causa dell’eccessivo dosaggio di farmaci, può avanzare una domanda di risarcimento.
In base alla legge n.24 del 2017, nota come legge Gelli-Bianco, per avanzare una richiesta di risarcimento, il paziente o i suoi eredi devono dimostrare il danno patito e la sua correlazione con il comportamento colposo del personale medico-infermieristico che ha portato all’errata somministrazione dei farmaci. Per fare questo è necessario rivolgersi a un medico legale e a un avvocato.
Se anche tu hai subito danni causati da un sovradosaggio dei farmaci, noi di Periplo Familiare possiamo aiutarti a far valere i tuoi diritti.
Siamo la più grande associazione italiana tutela delle vittime di malasanità: rivolgendoti a noi puoi contare su un team medico-legale pronto a supportarti in ogni fase della richiesta di risarcimento del danno, sia dal punto di vista legale che morale.
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