Cosa fare in caso di lesioni o danni permanenti a causa di un sovradosaggio anestetico
La procedura anestetica è finalizzata ad annullare temporaneamente lo stato di coscienza del paziente e la sua sensibilità al dolore al fine di eseguire un intervento chirurgico.
Nel caso di interventi più importanti è necessario effettuare l’anestesia totale (o anestesia generale) piuttosto che ricorrere a quella chiamata “locale” che, invece, prevede di addormentare solo un’area specifica del corpo.
L’anestesia generale induce una sedazione del corpo attraverso la somministrazione di farmaci ipnoinduttori, analgesici e antidolorifici e, nel caso si voglia produrre un rilassamento muscolare, anche dei miorilassanti.
È importante che tale procedura venga eseguita correttamente perché un sovradosaggio anestetico può rivelarsi molto pericoloso causando, nel peggiore dei casi, anche la morte.
Come agisce l’anestesia generale?
I farmaci somministrati per via endovenosa agiscono sul sistema nervoso generale, inibendo anche la respirazione; per questo, per effettuare l’anestesia generale, si richiede anche l’intubazione tracheale del paziente e il suo costante monitoraggio.
L’anestesista deve mantenere il delicato equilibrio tra le funzioni dell’organismo e la somministrazione dei farmaci: a tal fine bisogna studiare in anticipo il quadro clinico del paziente, verificare la sussistenza di patologie o di allergie e valutare lo stato di salute generale.
Un sovradosaggio anestetico, infatti, come anticipato, può portare all’insorgere di lesioni gravi e il paziente potrebbe non svegliarsi più e arrivare addirittura al decesso.
Quali sono i possibili errori da sovradosaggio di anestetico?
Nella procedura anestesiologica si possono distinguere due tipologie di errore:
- scelta del farmaco sbagliato o errore di dosaggio
- errore procedurale nei sistemi di intubazione o di inserimento dell’ago
A questi si aggiungono poi i possibili effetti collaterali, che possono portare a:
- reazioni allergiche dovute al farmaco somministrato
- disturbi cognitivi
- perdita di memoria nei giorni successivi all’intervento
- vomito o nausea
- vertigini
- mal di gola
- sbalzi termici
- lividi o dolore dove è stato inserito l’ago o la cannula
- reazioni gravi come il coma o la morte (circa 1 su 100.000).
Responsabilità del medico anestesista: come accertarla
Per accertare la sussistenza di un errore medico deve esservi un nesso causale tra il comportamento e il danno subito dal paziente. La responsabilità medica dell’anestesista può essere riconosciuta se vi è prova del fatto che non abbia rispettato le procedure e le linee guida previste per gli interventi chirurgici o che abbia commesso un errore per imperizia, negligenza o impudenza.
La Legge Gelli-Bianco n.24 dell’8 marzo 2017 prevede che il risarcimento del danno non patrimoniale venga quantificato applicando delle tabelle agli artt. 138 e 139 del Codice delle assicurazioni private per il calcolo delle micropermanenti con lesioni che danno diritto tra 1 e 9 punti percentuali di invalidità.
Spetta al paziente onerato della prova dimostrare la condotta colposa del sanitario, il danno e il nesso di causalità tra condotta del medico e danno subito. Oltre al medico, il paziente che ha subito lesioni per un sovradosaggio anestetico, potrebbe richiedere un risarcimento anche alla struttura sanitaria che risponde dell’operato dei medici che hanno operato al suo interno.
Danni da anestesia: a chi rivolgersi per ottenere il risarcimento?
Se tu o un tuo familiare avete subito dei danni a seguito della procedura anestesiologica, potreste avere diritto a presentare domanda di risarcimento.
Per ricevere aiuto e sostegno in questo percorso puoi rivolgerti a Periplo Familiare: siamo la prima associazione per vittime di malasanità in Italia e da oltre 25 anni assistiamo le vittime di errori medici.
Il nostro team di professionisti medico-legali è pronto a valutare il tuo caso per accertare eventuali elementi di sussistenza e la responsabilità medica per errori nella procedura anestesiologica e aiutarti a ottenere un risarcimento.
Richiedi una consulenza gratuita per raccontaci cosa è accaduto e avviare una trattativa con il medico o la struttura ospedaliera responsabile del danno subito.