In quali casi si configura la responsabilità civile e penale del medico?
Un peggioramento della salute del paziente causato da errori, omissioni o anche da comportamenti errati del medico può far insorgere una responsabilità professionale del sanitario che si differenzia in base all’evento che ha causato il danno.
L’ordinamento giuridico italiano prevede, infatti, due tipologie di responsabilità: civile e penale. Nel primo caso può essere richiesto un risarcimento del danno, nel secondo caso una pena che può essere anche detentiva.
Vediamo allora nello specifico quando si configura la responsabilità civile e penale del medico.
Responsabilità civile e penale del medico: riferimenti normativi
La tutela della salute pubblica è sancita a livello costituzionale dall’art 32, in cui viene definita come un diritto fondamentale dell’individuo e anche come un interesse della collettività.
Nella Legge n. 24 dell’8 marzo 2017, chiamata Legge Gelli-Bianco, vengono sanciti il principio della sicurezza delle cure e il diritto alla salute. Tale normativa ha avuto il merito di introdurre il concetto di responsabilità medica, superando le incongruenze in materia generate dal precedente Decreto Balduzzi.
La Legge Gelli-Bianco ha definito in modo chiaro quando si configura la responsabilità civile del medico, specificano anche quando la responsabilità debba far capo al medico o alla struttura sanitaria presso la quale esercita.
I medici rispondono a titolo di responsabilità extracontrattuale ai sensi dell’art 2043 del Codice Civile, mentre le strutture sanitarie rispondono a titolo di responsabilità contrattuale.
In alcuni casi, quando viene imputato per negligenza, imperizia e imprudenza si configura la responsabilità penale del medico ai sensi dell’art 590-sexies c.p., come da riforma intervenuta in seguito all’applicazione della Legge Gelli-Bianco. L’articolo in questione elenca i casi in cui è possibile imputare al medico accuse di omicidio colposo o di lesioni che ha causato nell’esercizio della professione.
La responsabilità del medico va accertata e può essere esclusa se questo ha agito nel rispetto delle linee guida del Ministero della Salute e alle buone prassi clinico-assistenziali. Si configura, invece, quando il sanitario ha assunto una condotta illecita, omissiva o commissiva, in contrasto con la normativa.
In base all’ambito operativo può configurarsi:
- responsabilità morale quando il medico è in contrasto con i principi etici;
- responsabilità amministrativo-disciplinare in caso di violazione degli obblighi relativi al servizio, alle regole deontologiche o ai doveri d’ufficio;
- responsabilità giuridica quando vi è una violazione di una normativa civile o penale.
Come distinguere tra responsabilità civile e penale del medico
Per capire se la responsabilità del sanitario sia a livello civile o penale è necessario valutare l’atto illecito, così da comprendere se il comportamento dannoso è vietato a livello normativo, dal Codice Civile, dal Codice Penale o da entrambi.
Per atto illecito si intende sia un reato commesso che un comportamento arrecante un danno. Nello specifico:
- la responsabilità penale nasce dalla commissione di un reato che viola una normativa del Codice Penale ed è sanzionabile con una multa in denaro o con una pena detentiva.
- la responsabilità civile si configura quando vengono violati un contratto o una norma che regolano i rapporti tra i soggetti e scaturisce l’obbligo del risarcimento del danno.
È possibile che, in alcuni casi, si configuri sia la responsabilità civile che penale.
A chi rivolgersi per dimostrare la responsabilità del medico?
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