Quali sono le conseguenze legali di una mancata diagnosi di tumore?
L’errata o la mancata diagnosi di tumore rientra nei casi di malasanità che purtroppo si registrano in Italia. Capita non di rado che un paziente entri in ospedale o si sottoponga ad accertamenti clinici ricevendo in cambio un’informazione errata sul suo stato di salute, casistica che non solo risulta pregiudizievole, ma che, specie nel caso di un tumore, gli impedisce di valutare un ventaglio di possibilità su come affrontare quella che potrebbe essere l’ultima fase della sua vita.
Una mancata diagnosi di tumore può, infatti, portare all’insorgere di altre patologie, a uno stato di invalidità permanente o addirittura al decesso.
In queste situazioni ci si interroga sulla responsabilità del medico, ma è altresì importante domandarsi se, in caso di mancata diagnosi, è possibile ottenere un risarcimento. Vediamo insieme quali sono le condizioni che permettono di presentare domanda.
Quando si può chiedere un risarcimento per mancata diagnosi di tumore?
Sulle tempistiche per richiedere un risarcimento è intervenuta la Cassazione: si può parlare di diagnosi mancate o tardive quando il periodo di tempo che intercorre dalla visita o dall’accertamento alla rilevazione della patologia è non inferiore a 4 mesi. Se la diagnosi mancata o tardiva è di 2-3 mesi precedenti, invece, non è ancora possibile denunciare il caso di malasanità e avanzare quindi richiesta di risarcimento.
Nel caso specifico dei tumori, è lecito parlare di errata diagnosi quando il medico:
- non riconosce o approfondisce la presenza di sintomi tumorali;
- decide di non eseguire test diagnostici di approfondimento in presenza di sintomi;
- non esegue correttamente gli esami diagnostici;
- non interpreta in modo corretto i risultati degli esami;
- omette fattori di rischio per il paziente.
Rientrano altresì nelle ipotesi di mancata diagnosi di tumore l’elusione delle procedure adeguate alla patologia riscontrata.
Mancata diagnosi di tumore: a chi rivolgersi per ottenere un risarcimento
In caso di errata o mancata diagnosi di tumore, il paziente rischia quindi di sottoporsi alle corrette terapie troppo tardi, compromettendo in modo grave la sua possibilità di guarigione. Un altro rischio è che invece possa sottoporsi a terapie inutili o troppo pesanti.
In entrambi i casi, si configura un danno morale dovuto alle sofferenze patite, che si sarebbero potute evitare, e la perdita di chance di guarigione rappresenta un danno anche a livello patrimoniale.
Se anche tu o un tuo familiare siete stati vittima di un errore medico che ha portato alla mancata diagnosi di un tumore, rivolgiti a Periplo Familiare: troverai uno staff di medici legali e avvocati pronto ad analizzare il tuo caso.
Siamo la più grande associazione italiana per le vittime di malasanità e da più di 25 anni ci battiamo affinché vengano riconosciuti i diritti di chi ha subito danni a causa di errori medici, offrendo anche supporto umano e psicologico a chiunque si rivolga a noi.
Contattaci per saperne di più e richiedere una consulenza gratuita.