Il servizio Amazon Care, lanciato nel 2019 dal gigante dell’e-commerce, verrà introdotto a livello nazionale negli USA dopo aver registrato un aumento esponenziale della domanda.
Ebbene sì, il gigante dell’e-commerce Amazon, dopo aver fatto numerosi tentativi per entrare in vari mercati assicurativi, si è cimentato in altre attività collegate.
Amazon Care era stato lanciato alla fine del 2019 come servizio di telemedicina riservato ai dipendenti di Amazon nello stato di Washington, intorno alla sua sede storica di Seattle.
Dal 2021, il servizio era stato esteso sia ad altri stati degli USA sia, gradualmente, ad altri clienti aziendali. Oggi, è disponibile a livello nazionale.
Ma cos’è Amazon Care?
L’idea era quella di creare un programma di assistenza sanitaria destinato ai dipendenti dell’azienda che aveva, però, una marcia in più: alle classiche cure affiancava anche servizi di telemedicina e a domicilio. Inutile dire che il connubio fisico/digitale è apparso subito vincente.
Così, nel giro di un anno, il servizio è stato proposto a diverse aziende della Silicon Valley, che hanno aderito in maniera entusiastica. Poi l’arrivo della pandemia globale ha fatto sì che Amazon rendesse ancora più ambiziosi i suoi obiettivi: tra il 2020 e il 2021 ha ampliato i servizi includendo visite specialistiche, prestazioni d’alto livello e cure preventive. In più, ha offerto anche tamponi, vaccinazioni anti-Covid-19 e test antinfluenzali.
Negli ultimi tre mesi, collaborando con le più grandi aziende farmaceutiche statunitensi, con cliniche e colossi dell’healthcare, Amazon Care ha iniziato a offrire trattamenti per malattie e lesioni, gestione di richieste e prescrizioni e molto altro ancora. La prima offerta di Amazon Care è sempre un colloquio virtuale, ma quando non basta si viene messi in contatto con lo specialista o con l’infermiere e si pianifica l’incontro, sia in strutture convenzionate che presso la propria abitazione.
Da aziendale a nazionale
L’8 febbraio di quest’anno, Amazon ha ufficializzato che Amazon Care è ora disponibile a livello nazionale. E non solo: pare che si pensi anche a punti fisici, veri e propri negozi della salute dove oltre ad avere consulti, si potranno acquistare farmaci e prodotti per la salute.
Al di là della creazione dei negozi, questo passo avanti di Amazon impone una riflessione su cosa sia la telemedicina e quanto, effettivamente, possa essere utile al giorno d’oggi. Volendo dare una definizione da dizionario, la telemedicina è la possibilità di accedere alle prestazioni sanitarie utilizzando diversi tipi di device, dal computer a qualsiasi dispositivo che possa connettersi.
Ciò implica che si possa avere un’assistenza digitale, che garantisce un contatto virtuale tra medico e paziente specie nel caso in cui quest’ultimo sia impossibilitato a uscire di casa. Una tecnologia comoda e utile, che permette a chi soffre di essere seguito e rassicurato anche da remoto.
Conclusioni
Ad oggi, la telemedicina è ancora poco diffusa in Italia, o meglio, l’innovazione digitale non è ancora arrivata dove dovrebbe. Ciò che fa ben sperare è il rilevamento del boom dell’e-commerce farmaceutico o delle applicazioni dedicate al monitoraggio terapeutico, che lasciano intendere la necessità da parte del pubblico di avere maggiori possibilità di declinare in maniera digitale ciò che riguarda la propria salute.
L’idea di Amazon Care può certamente essere d’esempio e ci auguriamo possa in effetti condurre a un’evoluzione possibile. E, magari, a una collaborazione tra cliniche, medici, infermieri e professionisti del settore.