Il digitale è “salutare”

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L’emergenza sanitaria ha fatto crescere la diffusione di strumenti digitali nel mondo della salute, accelerandone anche la conoscenza da parte di tutti i soggetti coinvolti: pazienti, medici e strutture sanitarie. 

 

Le tecnologie digitali sono parte della nostra vita quotidiana ormai da tempo eppure, nonostante l’utilizzo di strumenti innovativi già stesse creando una serie di cambiamenti nel mondo a tutti i livelli, è solamente con la pandemia da Covid-19 che si è assistito a un’accelerazione senza precedenti verso l’innovazione digitale.

Il bisogno di accedere alle cure interrotte con il lockdown e le norme di distanziamento sociale hanno spinto la creazione di servizi innovativi sempre più personalizzati e predittivi della salute, e favorito anche la conoscenza e l’uso nelle diverse fasi del percorso di cura da parte sia dei pazienti sia dei medici sia delle strutture sanitarie.

Sono diverse le proposte che vanno in questa direzione: si va dalle app che consentono di comunicare con il medico, di prenotare visite ed esami alle piattaforme di telemedicina con cui è possibile fare consulti con specialisti, monitorare le cure e lo stato di salute.

 

Ma veniamo ai dati

Secondo i risultati della ricerca dell’Osservatorio innovazione digitale in sanità della School of management del politecnico di Milano, l’88% dei pazienti si informa sul web della propria patologia il 73% dei cittadini usa internet per avere notizie sulla prevenzione e sugli stili di vita.

I servizi digitali più utilizzati sono: il ritiro online dei documenti clinici (per il 37%, contro il 29% prima dell’emergenza sanitaria), la prenotazione sul web di visite ed esami (26%) e il pagamento online (17%).

Rispetto alla comunicazione fra medici e pazienti: l’email è strumento più utilizzato sia dai medici (79% dei medici di medicina generale e 85% degli specialisti) sia dai pazienti (55%), ma con l’emergenza è cresciuto rapidamente l’impiego di piattaforme di collaborazione da parte dei medici di medicina generale (54% contro il 12% di prima del Covid-19), degli specialisti (70% rispetto al 30% in precedenza) e dei pazienti (30% contro l’11%).

 

Le applicazioni 

Tra gli strumenti digitali, le app per la salute possono essere un valido supporto nelle fasi di prevenzione, cura e follow-up e sono particolarmente apprezzate dai pazienti perché usandole sono più consapevoli della propria patologia e del proprio stato di salute in generale (46%) e perché li aiutano a rispettare il proprio piano di cura (42%).

 

La telemedicina 

Per quanto riguarda la telemedicina, il servizio più gettonato è il teleconsulto (lo usa il 47% degli specialisti e il 39% dei medici di medicina generale), che attira anche l’interesse in prospettiva di 8 medici su 10. Seguono la tele-visita (39%) e il tele-monitoraggio (28% degli specialisti e 43% dei medici generici). Questi servizi sono ancora poco usati dai pazienti a causa di un’offerta ancora limitata. La telefonata o la videochiamata di controllo con il medico sono ancora la modalità più utilizzata per il monitoraggio a distanza dello stato di salute (nel 23% dei casi). 

 

Nuove soluzioni 

Tra le nuove soluzioni in questo campo c’è Medicilio: un innovativo servizio, attualmente attivo a Milano e in Abruzzo, che porta l’ospedale a casa del paziente, permettendogli di prenotare facilmente visite mediche domiciliari senza dover rinunciare alla qualità dei trattamenti e alla sicurezza della persona.

Medicilio porta infatti i servizi ospedalieri nel luogo di maggior sicurezza per ogni paziente: la sua abitazione. L’obiettivo è quindi offrire il massimo comfort ai pazienti che non vogliono o non possono spostarsi, garantendo al tempo stesso tempi di attesa ridotti e la medesima qualità delle strutture fisiche.

In questa prima fase, i servizi offerti da Medicilio spaziano da radiologia, fisioterapia, cardiologia, dermatologia, odontoiatria, telemedicina. Tutti i servizi sono prenotabili comodamente online oppure tramite le convenzioni con strutture ospedaliere e reti di farmacie. 

 

Conclusioni

È evidente che l’esigenza di strumenti digitali per la gestione della salute è molto sentita e che medici di famiglia, specialisti, pazienti, ospedali, istituzioni, farmacie sono ben disposti a innovare il modo in cui tradizionalmente interagiscono, laddove le tecnologie risultano adeguate ai bisogni e semplici da utilizzare. 

Il digitale spalancherà le porte verso un futuro della salute più equo, accessibile e umanizzato, dove gli individui si sposteranno meno mentre viaggeranno dati e competenze verso le persone, ovunque si trovino grazie alle tecnologie, rendendo sempre più efficiente il rapporto tra medici, pazienti, istituzioni e territorio. Speriamo bene.

Categorie:Medicina e tecnologia
Tags:covi-19emergenza sanitariafascicolo sanitario elettronicomedicina a distanzamedicina digitalenuove tecnologie in aiuto dei mediciservizi digitali sanitàtelemedicina

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