Vediamo insieme l’impatto dei sinistri da Covid-19 e la scelta di molte strutture di avere in programma clausole nei nuovi contratti per i rischi pandemici.
Nel 2020 la raccolta premi per i rischi da responsabilità civile sanitaria ha raggiunto i 604 milioni di euro, in aumento del 4% rispetto all’anno precedente. È quanto emerge dal bollettino statistico dell’Ivass (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni), che precisa come l’80% della raccolta è concentrata nei primi 5 operatori del mercato.
Meno le strutture pubbliche assicurate
Nel 2020 si registra anche una diminuzione del numero di strutture pubbliche assicurate, passata a 535 rispetto alle oltre 1.400 del 2010. Tra il 2012 e il 2019 sono aumentati invece gli stanziamenti dei fondi per la cosiddetta “auto-ritenzione del rischio” in alternativa o ad integrazione della protezione assicurativa tradizionale.
In pochi cambiano compagnia
Secondo i dati dell’Ivass, le imprese a controllo estero, con sede principale in Italia o in altri paesi, hanno raccolto il 92% dei premi per le coperture dei rischi delle strutture pubbliche, il 34% per le strutture private e il 42% per il personale sanitario.
Tra il personale sanitario assicurato, il 4% ha utilizzato una compagnia diversa da quella dell’anno precedente, ottenendo riduzioni di premio con maggior frequenza rispetto a chi ha scelto di restare con la stessa compagnia.
Tempi di liquidazione lunghi
I sinistri in campo sanitario sono liquidati molto lentamente (nel 2020, soltanto il 7,2% arriva ad essere liquidato nell’anno) e la tendenza è di risarcire per primi i sinistri di minore entità.
Secondo l’Ivass, l’impatto dei sinistri attribuiti al Covid-19 sui risarcimenti è molto modesto: la gran parte delle imprese che colloca coperture per le strutture sanitarie segnala di avere in programma ulteriori clausole di esclusione o aggravanti per i rischi pandemici nei nuovi contratti, conclude l’analisi.
Costo medio totale dei sinistri
Il costo medio complessivo dei sinistri che hanno avuto un seguito pervenuti nel 2020 ammonta a 79.519 euro per le strutture pubbliche, 44.186 per quelle private e 18.491 per il personale sanitario.
Le coperture per colpa grave
L’assicurazione per la colpa grave tutela il personale sanitario. Il personale sanitario operante presso una struttura sanitaria pubblica o privata è tenuto a tutelarsi con una polizza per colpa grave, a garanzia dell’azione di rivalsa promuovibile nei suoi confronti dalla struttura stessa o dall’impresa assicurativa che offre copertura a quest’ultima. È una garanzia accessoria a quella per la RC sanitaria e può essere stipulata assieme a quest’ultima o da sola.
Per il 2020 le imprese hanno segnalato per questo tipo di coperture circa 128.000 unità di rischio e 40 milioni di premi, in forte aumento rispetto agli anni precedenti.