Aumentano gli interventi riparatori per colpa di prestazioni improvvisate: sono addirittura il 30% del totale. Lo denuncia il Presidente della Società italiana chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica.
Ed ecco che in questo inizio 2020 arriva un allarme importante: attenti ai finti specialisti in chirurgia estetica che provocano seri danni alle pazienti. A lanciarlo è Francesco D’Andrea, presidente della Società italiana chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica.
Proprio così, i casi di danni provocati da chi si qualifica come specialista nel settore, senza averne le competenze, sono in crescente aumento. Frequenti sono le donne che si sono sottoposte, ad esempio, ad aumento delle labbra con filler, con un risultato deformante legato all’uso di un prodotto assolutamente vietato come il silicone liquido, ancora proposto da medici senza scrupoli e attenti solo all’aspetto commerciale.
La sempre maggiore richiesta di trattamenti di medicina e chirurgia estetica, con un trend di crescita di oltre il 10% negli ultimi 5 anni, ha visto aumentare il numero di complicanze e insuccessi, aggravato dalla crescita di prestazioni eseguite in maniera improvvisata e da medici non specialisti.
Ma riparare il danno non è sempre semplice
Ed è cosi che il numero di insuccessi va di pari passo con il numero di richieste di interventi secondari per riparare i danni provocati da mani inesperte. “Circa il 30% delle nostre attività rientra in quest’ambito, che non sempre è di facile soluzione” spiega D’Andrea. “La tipologia di queste complicanze è varia e può essere legata a trattamenti mini invasivi di medicina estetica o rientrare nell’ambito della chirurgia plastica”.
Sempre più frequenti sono i danni da trattamenti ritenuti semplici come i filler, il botulino, le tecnologie laser o da chirurgia estetica. Per far fronte a questa problematica, gli specialisti “reali” devono impegnarsi in una corretta informazione al cittadino e in attività di formazione verso i medici, con corsi di aggiornamento e master universitari.
La scelta del chirurgo è quindi un passo decisivo per chi vuole eseguire un intervento di natura estetica e rappresenta un momento importante che non deve essere sottovalutato, ma pensato con molta attenzione per evitare spiacevoli inconvenienti. Anche se si tratta di semplici “ritocchini” o “punturine” di prodotti riassorbibili come botulino o acido ialuronico, l’imperativo è: muoversi in sicurezza.
Cosa fare per tutelarsi?
Ecco di seguito alcuni suggerimenti per non incappare in un fantomatico “mago del bisturi” ma affidarsi a mani competenti. 1) Non fidatevi solo del passaparola, delle pubblicità o della presenza mediatica di un dottore. La scelta di un chirurgo deve seguire criteri più scientifici: anzitutto verificare la specializzazione di chi esegue il trattamento, la struttura nella quale lavora, l’affiliazione a società scientifiche. Ancora: un buon chirurgo plastico deve sempre informare il paziente sui rischi che un intervento comporta, sulle possibili complicazioni e sulle eventuali alternative. 2) Diffidate delle offerte speciali super scontate che si trovano in giro, anche su internet. Il paga due e prendi tre e le offerte last minute sono “pericolose” perché esistono costi che non possono essere abbattuti se non a scapito della qualità. 3) Infine, chiarite sempre prima dell’intervento cosa succederebbe nel caso in cui il trattamento non vi soddisfi o in cui si renda necessario un ulteriore intervento. Sarà banale ripeterlo, ma la salute vale più di ogni altra cosa.