Salvatore è un uomo tutto d’un pezzo, una roccia come dicono quelli che lo conoscono bene. Ma quella gamba lo metteva a disagio, il dolore e una deambulazione precaria erano troppo per uno come lui. Ecco la sua storia.
LA STORIA
Salvatore ha 67 anni ed è un piccolo imprenditore di Palermo, un uomo indipendente, dinamico e di grande energia. Dover trascinare una gamba però lo faceva sentire inadeguato. Salvatore esegue diversi accertamenti per mettere fine al suo malessere. Ma gli esiti non sono mai chiari. Così decide per un esame più approfondito alla colonna che finalmente evidenzia un restringimento alle vertebre D11-D12. Con la speranza di risolvere il problema, si rivolge ad un medico di fiducia. Dopo 16 ore in sala operatoria, Salvatore accusa dolori insopportabili e non muove più le gambe. Il medico lo rassicura: la fisioterapia risolverà il problema. Ma Salvatore continua a non camminare, nonostante la fisioterapia. Costretto su di una sedia a rotelle e con problemi alle funzioni organiche quotidiane, Salvatore non camminerà più.
L’INCONTRO CON L’ASSOCIAZIONE
Date le gravi difficoltà nella deambulazione, i contatti con Salvatore vengono gestiti per lo più attraverso colloqui telefonici e comunicazioni via email. Nonostante la “lontananza”, si insatura con il sig. Salvatore un rapporto di collaborazione e fiducia reciproca, che risulterà poi vincente nel raggiungimento dell’obbiettivo desiderato.
IL RISARCIMENTO
Si è reso necessario un giudizio di merito che si è svolto davanti al Tribunale di Sassari. Ampia è stata l’istruttoria ma è stato riconosciuto nell’operato del chirurgo la causa delle conseguenze riportate dal paziente. La sentenza, giunta a distanza di soli due anni dall’instaurazione del giudizio, ha concluso per un risarcimento di ben €. 715.000.