Ecco il racconto degli ultimi due casi di errore medico per i quali abbiamo ottenuto un importante risarcimento.
LA SECONDA STORIA
Vincenzo è un giovane di 30 anni, timido, taciturno e molto legato alla sua famiglia. Un dolore alla schiena sottovalutato ha cambiato per sempre la sua vita. Ecco la sua storia.
Vincenzo da alcuni mesi soffre di una fortissima lombalgia. Spesso i dolori sono intesi da costringerlo in casa per giorni. Ma quella mattina è il padre Michele a non farcela più: non può assistere alla sofferenza del figlio senza reagire. Così decide di portare Vincenzo al pronto soccorso più vicino. Qui i medici, pur riconoscendo la gravità del problema, lo dimettono subito. Ma per Vincenzo non c’è tregua: una volta tornato a casa il dolore diventa insopportabile. Il padre questa volta è deciso a trovare un ospedale dove curarlo.
A Reggio Calabria, al ragazzo viene diagnosticata una grave ernia discale che ha già compromesso alcune funzioni. I medici decidono per un intervento d’urgenza. Uscito dalla sala operatoria, ad attendere Vincenzo c’è un altro dolore: le funzioni vescicali, fecali ed erettili sono compromesse per sempre. Mentre per camminare come prima, avrà bisogno di una lunga riabilitazione.
L’INCONTRO CON L’ASSOCIAZIONE
Michele è una persona semplice. Nonostante non abbia studiato legge sa che la legge è dalla sua parte. È preoccupato per il futuro di Vincenzo ma è deciso a non darsi per vinto. Suo figlio condizionato in modo irreversibile dalle conseguenze sorte a causa di un ritardo di intervento, ha smesso di lottare. Ora tocca a lui, e noi saremo al suo fianco. Anzi lo sosterremo.
IL RISARCIMENTO
Il risarcimento è intervenuto dopo due gradi di giudizio, entrambi conclusi positivamente, nel corso dei quali l’istruttoria svolta, e principalmente la Consulenza medico legale disposta dal Tribunale di Reggio Calabria ed affidata a professionista esperto in neurologia, ha consentito di accertare la responsabilità dei medici della Struttura, la quale, nonostante la propria strenua difesa, è stata condannata al pagamento della somma complessiva di € 650.000,00 in favore del diretto interessato e del proprio padre, chiamato ad assistere il proprio figlio per il resto dei suoi giorni.