I fibromi uterini sono tumori benigni che si sviluppano nell’utero e, sebbene siano per lo più asintomatici, in alcuni casi possono causare sintomi importanti e richiedere un trattamento. Quest’ultimo può variare dall’assunzione di farmaci ormonali fino agli interventi chirurgici. Come per qualsiasi intervento chirurgico, ci possono essere complicazioni e conseguenze indesiderate per il paziente. In determinate situazioni, se è possibile identificare errori o negligenze, il paziente potrebbe avere l’opportunità di richiedere un risarcimento per i danni subiti a causa di un errato trattamento dei fibromi uterini.
Prima di intraprendere un trattamento per la cura dei fibromi uterini, il paziente deve essere attentamente valutato dal medico per stabilire la migliore strategia terapeutica. Il medico prenderà in considerazione fattori come l’età, la salute generale, le aspettative del paziente e la presenza di eventuali controindicazioni. Ad esempio, l’intervento chirurgico può essere sconsigliato per le donne che desiderano preservare la propria fertilità o in casi in cui i fibromi sono troppo grandi o troppo numerosi. I farmaci ormonali, al contrario, potrebbero non essere adatti per donne che stanno cercando di concepire o che hanno particolari condizioni di salute, come problemi di fegato o tromboembolismo.
Nonostante i fibromi uterini siano generalmente benigni, possono comportare alcune complicazioni. Le più frequenti includono sanguinamenti eccessivi, anemia, dolore pelvico cronico, difficoltà nel concepimento o complicanze in gravidanza. Queste complicazioni possono causare disagio, richiedere trattamenti aggiuntivi e influenzare negativamente la qualità di vita del paziente.
È responsabilità del medico gestire il trattamento dei fibromi uterini e fornire al paziente una completa illustrazione dei potenziali rischi e delle possibili complicazioni connesse al trattamento. Se il paziente dovesse subire delle conseguenze negative a seguito del trattamento e fosse in grado di fornire prove di errori o negligenze mediche, allora il medico potrebbe essere considerato responsabile per i danni derivanti dal non corretto trattamento dei fibromi uterini.
Nel caso tu abbia riscontrato delle complicazioni dopo un trattamento per fibromi uterini e sospetti l’esistenza di errori medici o negligenze, potresti avere l’opportunità di perseguire un risarcimento per i danni. Per intraprendere tale percorso, Periplo Familiare è a tua disposizione, un studio legale con una solida competenza nel campo della responsabilità medica. Il nostro team di avvocati qualificati ti guiderà attraverso il processo di richiesta del risarcimento, lavorando al tuo fianco per ottenere un adeguato riconoscimento.
Decesso per assenza diagnostica
Claudia, una donna di 48 anni, è affetta da un fibroma uterino di importanti dimensioni, ma monitorato costantemente attraverso visite periodiche ed esami specifici.
Un giorno Claudia accusa forti dolori al basso ventre e pertanto si reca al Pronto Soccorso con trasporto in ambulanza. Al Pronto Soccorso viene sottoposta ad esami ematici ed ecografici e dimessa dopo poche ore con un codice verde: poco critico con assenza di rischi. Poiché, a distanza di solo cinque ore, i dolori non si arrestano ma aumentano e si accompagnano anche a episodi di vomito, Claudia torna presso il medesimo ospedale.
Il peggioramento delle condizioni cliniche della signora induce a questo punto i sanitari a effettuare una TAC, dalla quale emerge un quadro di peritonite acuta diffusa a cui si aggiunge uno stato di sepsi. La signora Claudia viene quindi sottoposta a un intervento d’urgenza di isterectomia totale durante il quale si presenta un’emodinamica instabile, più un’acidosi metabolica importante: stato che purtroppo porterà, il giorno seguente, al decesso della signora.
IL DANNO SUBITO
Lo stato di salute della signora Claudia avrebbe dovuto, fin da subito, attivare nei sanitari un’indagine diagnostica maggiormente esplorativa, che non avrebbe dovuto limitarsi ai soli esami ematici o ecografici. Questo ritardo purtroppo si è rivelato fatale.
IL RISARCIMENTO
Il giudizio incardinato avanti il Tribunale di Milano si è concluso con una sentenza che ha liquidato ai sei familiari della signora Claudia la somma di € 268.000,00 ciascuno.