La mastopessi, conosciuta anche come lifting del seno, è un intervento di chirurgia plastica che ha lo scopo di sollevare e ridare forma al seno, rimuovendo l’eccesso di pelle e ricollocando il tessuto mammario e il capezzolo. Anche se l’intervento è generalmente sicuro e offre risultati positivi, possono verificarsi complicanze e danni al paziente. In determinate situazioni, se ci sono stati errori o negligenze, il paziente potrebbe avere la possibilità di richiedere un risarcimento per i danni subiti.
Prima di sottoporsi a una mastopessi, il paziente deve essere valutato attentamente dal chirurgo plastico per determinare la sua idoneità all’intervento. Il medico prenderà in considerazione fattori come l’età, la salute generale, le aspettative del paziente e la presenza di eventuali controindicazioni. Ad esempio, il trattamento potrebbe essere sconsigliato per pazienti che hanno problemi di coagulazione del sangue, infezioni in corso, allergie ai materiali utilizzati o condizioni mediche che possono influire sulla guarigione delle ferite.
Nonostante la mastopessi sia solitamente un intervento sicuro, possono verificarsi complicanze. Tra le più comuni vi sono infezioni, sanguinamento, formazione di cicatrici ipertrofiche, asimmetria del seno, alterazioni della sensibilità del capezzolo e insoddisfazione estetica. Queste complicanze possono causare disagio, richiedere ulteriori interventi chirurgici e influire sulla qualità della vita del paziente.
Il chirurgo plastico che esegue la mastopessi ha il dovere di informare il paziente sui rischi dell’intervento e sulle possibili complicanze. In caso di danni subiti a seguito dell’intervento, se dimostrati errori o negligenze, il medico potrebbe essere chiamato a rispondere di tali danni.
Se hai subito un danno a seguito di una mastopessi e ritieni che ci siano state negligenze, potresti avere la possibilità di richiedere un risarcimento del danno. Per farlo, puoi contattare Periplo Familiare, uno studio legale specializzato in responsabilità medica. I nostri avvocati esperti ti assisteranno nel processo di richiesta di risarcimento, aiutandoti a ottenere il giusto riconoscimento possibile.
Deturpazione e asimmetria per errore chirurgico.
La signora Patrizia, di anni 51 anni, decide di sottoporsi a una mastopessi con protesi. L’intervento eseguito non solo non corregge la ptosi, ma addirittura la peggiora con un evidente schiacciamento di entrambe le mammelle. Dopo soli sei mesi, alla signora viene consigliato di sottoporsi ad un secondo intervento riparativo, i cui esiti però si dimostrano ancor più devastanti: grave asimmetria del seno e infossamento del seno sinistro.
A questo intervento ne segue un terzo nel quale il chirurgo decide di procedere all’asportazione di tessuto mammario, scelta che non migliora la situazione già gravemente compromessa ma peggiora ulteriormente l’asimmetria, l’infossamento e rende le cicatrici ancora più evidenti.
IL DANNO SUBITO
Gli interventi chirurgici riparativi a cui si è sottoposta la signora Patrizia, le hanno arrecato non solo danni fisici ma anche problematiche di tipo emotivo e psicologico.
IL RISARCIMENTO
Non avendo avuto esito l’accorso bonario, si è dovuto instaurare un giudizio avanti il Tribunale per ottenere una condanna al pagamento in favore della signora Patrizia di € 47.000,00.