L’Occlusione Intestinale è una patologia che può essere molto pericolosa per la salute del paziente. Può essere causata da diversi fattori, tra cui l’occlusione meccanica o funzionale dell’intestino. In ogni caso, se si verificano danni a causa di un’occlusione intestinale, è importante cercare un risarcimento per il danno subito.
L’intervento chirurgico per l’Occlusione Intestinale è una procedura che può essere necessaria in alcuni casi. Tuttavia, ci sono alcune controindicazioni che possono rendere l’intervento pericoloso per il paziente. Ad esempio, se il paziente ha una malattia cardiaca o renale, l’intervento potrebbe essere troppo rischioso. In ogni caso, il chirurgo deve valutare attentamente il paziente prima di decidere se procedere con l’intervento.
L’Occlusione Intestinale può causare diverse problematiche e complicanze per la salute del paziente. Ad esempio, può causare dolori addominali, nausea, vomito e distensione addominale. Inoltre, se non viene trattata in modo tempestivo, l’occlusione può causare danni permanenti all’intestino e ad altri organi interni.
Quando si verifica un danno a causa di un’occlusione intestinale, è importante stabilire la responsabilità medica. Se il danno è stato causato da un errore medico, il medico o l’ospedale potrebbero essere ritenuti responsabili del danno subito dal paziente. In ogni caso, è importante cercare una consulenza legale per valutare le opzioni disponibili.
Se si è subito un danno a causa di un’occlusione intestinale, è possibile richiedere un risarcimento del danno con l’aiuto di un avvocato specializzato in diritto sanitario. In particolare, Periplo Familiare è un’associazione che offre assistenza legale gratuita a coloro che hanno subito danni a causa di errori medici. Grazie all’aiuto di un avvocato esperto, è possibile ottenere un risarcimento per il danno subito e ottenere giustizia per il proprio caso.
Decesso per negligenza diagnostica
Il signor Giuseppe, di 77 anni, a causa di forti dolori addominali, viene ricoverato d’urgenza presso il Pronto Soccorso e immediatamente sottoposto a una consulenza chirurgica che, tuttavia, esclude l’indicazione all’intervento. Solo dopo 20 ore dal ricovero, col peggiorare delle condizioni di Giuseppe, si decide di intervenire chirurgicamente per la rimozione dell’occlusione intestinale. Nell’immediato postoperatorio Giuseppe presenta un quadro clinico molto preoccupante: presenza di iperpiressia, gravi crisi respiratorie e uno stato di shock settico, tanto che a distanza di soli due giorni decede.
IL DANNO SUBITO
Incompetente e negligente la condotta dei sanitari, i quali non hanno riconosciuto immediatamente la gravità del quadro clinico del signor Giuseppe e non hanno proceduto, come previsto dalle linee guida, ad ulteriori indagini diagnostiche. Esami che avrebbero indotto a un intervento chirurgico immediato che avrebbe scongiurato l’infausto epilogo.
IL RISARCIMENTO
La vertenza si è conclusa con l’ammissione di responsabilità da parte dei sanitari dell’Azienda ospedaliera in sede di mediazione obbligatoria e la conseguente liquidazione verso gli eredi di un risarcimento complessivo di € 450.000,00.