Quali conseguenze possono esserci se il chirurgo sbaglia l’intervento e a chi rivolgersi
Errori e complicanze inattese sono purtroppo situazioni che possono verificarsi in sala operatoria. Può infatti capitare che il chirurgo sbagli intervento e che per il paziente sia l’inizio di un calvario che può durare mesi, anni o addirittura tutta la vita.
I danni causati da un intervento chirurgico non eseguito in modo corretto sono diversi e possono essere legati sia a errori accidentali che alla negligenza del medico che esegue l’operazione. Le conseguenze vanno dal danno temporaneo a quello permanente, fino alla morte del paziente.
In caso di accertato errore medico durante un intervento chirurgico è quindi diritto del paziente o dei familiari richiedere un risarcimento del danno subito.
Scopriamo di più.
Il chirurgo sbaglia l’intervento: in quali casi è possibile riconoscere l’errore medico
Se il chirurgo sbaglia l’intervento, per poter chiedere un risarcimento è necessario configurare il danno, dimostrando che ha avuto origine a causa di un errore medico durante la procedura chirurgica.
Per farlo, si deve comprovare che il medico, o la struttura ospedaliera, hanno assunto un atteggiamento negligente, non rispettoso delle buone pratiche mediche o imprudente.
L’errore medico nel corso di un intervento chirurgico è anche quello che costringe il paziente a sottoporsi a un secondo intervento per correggere disturbi ancora presenti e che comportano un serio danno per chi ne è vittima, con conseguenti limitazioni nella vita quotidiana.
Quando un chirurgo sbaglia l’intervento, il danno può derivare da una cattiva tecnica, ad esempio nell’uso della strumentazione, oppure da una errata diagnosi che porta a operare nella parte sbagliata del corpo.
La gamma di situazioni possibili è quindi molto ampia, così come è ampio lo spettro di conseguenze che possono manifestarsi. In generale, però, si può dire che un chirurgo sbaglia l’intervento quando non agisce nel rispetto degli standard medici, provocando un peggioramento della salute del paziente.
Come accertare la responsabilità del medico e quali sono i danni risarcibili
Per accertare la responsabilità medica bisogna quindi paragonare il comportamento che il chirurgo ha adottato nel corso dell’intervento a quello che avrebbe dovuto adottare secondo le corrette linee guida.
Laddove si dimostri la presenza di una procedura errata o di un comportamento negligente, i danni risarcibili possono includere:
- il danno fisico per una lesione subita o per l’insorgere di una deformazione permanente;
- la perdita di un organo o di una funzione;
- la necessità di ricorrere a successive cure mediche costose;
- una riduzione della qualità della vita;
- il danno morale come dolore e sofferenza psicologica.
Il danno morale può essere riconosciuto anche se quello fisico non è di grave entità. Il risarcimento è poi comprensivo delle spese sostenute per cure mediche e terapie riabilitative che si sono o si devono affrontare a seguito dell’intervento che ha causato il danno.
Non tutti gli errori chirurgici, però, sono imputabili al medico. Per questo è bene sapere che non si ha diritto a un risarcimento se:
- il peggioramento della salute è imputabile a una complicanza possibile o inevitabile, anche se l’intervento è stato eseguito correttamente;
- non è dimostrabile che l’errore chirurgico abbia determinato il danno.
A chi rivolgersi per ottenere un risarcimento dei danni post-operatori?
Per quantificare l’ammontare di un risarcimento legato a un danno post-operatorio, dunque, è necessario prima valutare se vi sono realmente le basi per avanzare una richiesta.
Se pensi di aver subito un danno in seguito a un intervento chirurgico e vuoi sapere con certezza se puoi ottenere un risarcimento, puoi rivolgerti a Periplo Familiare. Siamo la prima associazione a tutela delle vittime di malasanità in Italia e da oltre 25 anni assistiamo tutti coloro che hanno subito danni a causa di errori medici accertati, fornendo sostegno durante tutto il percorso.
Il nostro team medico-legale si occupa di tutti gli aspetti legati alla richiesta di risarcimento del danno subito. Il primo approccio è quello di cercare una conciliazione tra le parti per arrivare a un accordo bonario ed evitare l’inizio di una lunga causa in tribunale, ma qualora dovesse rendersi necessario, siamo pronti ad affiancare i nostri assistiti durante tutto l’iter giudiziario.
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