RC sanitaria e auto-ritenzione del rischio

Scopri di più
Responsabilita’_civile_medici-

Lo scorso anno la raccolta premi per i rischi da responsabilità civile sanitaria è stata di 579 milioni di euro, in calo del 6,5% a causa del ricorso delle strutture pubbliche alla cosiddetta “autoritenzione del rischio”.

 

Quando abbiamo la necessità di usufruire di servizi o prestazioni di una struttura sanitaria, sia essa pubblica o privata, dobbiamo ricordarci che, per legge, tutto ciò che offre è tutelato da un’assicurazione che garantisce i rischi derivanti dall’attività professionale medica. 

Per fare il punto della situazione, l’IVASS ha pubblicato il Bollettino Statistico su “I rischi da responsabilità civile sanitaria 2010-2019”: uno studio finalizzato ad analizzare le caratteristiche delle compagnie e la modalità con cui affrontano le coperture. 

Nel 2019, si legge nel rapporto, la raccolta premi per i rischi da RC sanitaria ammonta a 579 milioni di euro, in calo del 6,5% annuo a causa della diminuzione dei premi (-14,7%) per le polizze sottoscritte dalle strutture sanitarie pubbliche. Queste, infatti, ricorrono sempre più alla cosiddetta “auto-ritenzione del rischio” (modalità consentita in alternativa o ad integrazione della protezione assicurativa tradizionale), mentre la raccolta per i rischi delle strutture private e per quelli del personale sanitario è rimasta sostanzialmente stabile.

Nel 2019 sono risultate assicurate 581 strutture pubbliche, 6.757 strutture private e 309.116 unità di personale sanitario. Rispetto al 2018, le strutture pubbliche assicurate sono diminuite del 5,1%; rispetto al 2010 sono più che dimezzate (allora se ne contavano 1.426 unità).

Ma cos’è l’auto-ritenzione del rischio?

Da molti anni, davanti alla scelta delle compagnie di assicurazione di aumentare i premi assicurativi, molte strutture sanitarie pubbliche hanno smesso di assicurarsi, optando per una gestione interna, in tutto o in parte, dei sinistri, attraverso la costituzione di fondi specificamente destinati al risarcimento dei danni da malpractice, alimentati da accantonamenti annuali.

Ebbene, l’analisi dell’IVASS fa emergere un dato inequivocabile: tra 2012 e 2017 i premi sono diminuiti (- 35,6%), a fronte di un aumento degli accantonamenti (+ 248,0%). 

 

La colpa grave 

Discorso a parte, invece, per l’assicurazione per colpa grave che tutela il professionista sanitario. È una garanzia accessoria a quella per la RC sanitaria e può essere stipulata assieme a quest’ultima o da sola. Il personale che opera presso una struttura sanitaria pubblica o privata è tenuto a tutelarsi con una polizza per colpa grave, a garanzia dell’azione di rivalsa promuovibile nei suoi confronti dalla struttura stessa o dall’impresa assicurativa che offre copertura a quest’ultima. 

Per il 2019 le imprese hanno segnalato circa 80 mila unità di rischio e 13 milioni di premi per queste coperture, in aumento sul 2017-18. 

 

Denunce e liquidazione dei sinistri

Un dato certamente positivo è costituito dalla riduzione (- 9,7%) delle denunce ricevute dalle compagnie nel 2018 rispetto a quelle pervenute nel 2017. 

Nonostante questo, rimane abbastanza elevata l’incidenza di sinistri che, una volta denunciati, non danno luogo ad alcun risarcimento (i c.d. sinistri senza seguito) pari al 21,4%, con una quota percentuale addirittura più elevata rispetto a quella registrata nel settore RC auto.

Ma ancor più significativa appare la circostanza che le denunce senza seguito aumentano con la c.d. antidurata (periodo di permanenza). Se si esaminano le “generazioni più mature”, difatti, emerge che oltre la metà delle denunce pervenute prima del 2017 risulta privo di seguito.

Il lungo tempo di gestione dei sinistri finisce per incidere, più di tutto, sui costi di gestione, comportando, inevitabilmente, un aumento progressivo, nel corso degli anni, del costo medio dei sinistri: per le strutture sanitarie pubbliche, il risarcimento medio delle denunce del 2010 è stato di 59.876 euro, pari a 4,7 volte il valore relativo alle denunce pervenute nel 2018, con un costo medio per sinistro che all’apertura, nel 2010, risultava pari a 37.524 euro, ma il valore dello stesso sinistro aperto nel 2018 è stato pari a 74.139 euro.

 

Conclusioni

L’IVASS ci consegna una fotografia che conferma ancora una volta tutte le difficoltà della disciplina assicurativa della responsabilità civile sanitaria. 

Non è certo questa la sede per affrontare in maniera compiuta i molteplici interrogativi a proposito dei limiti e delle condizioni delle c.d. autoassicurazioni, tuttavia è indispensabile che la necessità di contenere i costi non faccia perdere di vista ai vertici delle strutture sanitarie, un doveroso giudizio sull’opportunità di simili opzioni, attraverso, anzitutto, un approccio sostenibile da un punto di vista economico e che consenta una corretta gestione delle richieste di risarcimento.

Categorie:Responsabilità Medici
Tags:responsabilità civile medici

Calcolo del danno biologico

Raccontaci il tuo caso e scopri quale risarcimento potresti ottenere in base agli altri casi, simili al tuo, che abbiamo affrontato durante i nostri 27 anni di esperienza.

Scarica la Guida ai tuoi diritti

Tutto quello che bisogna sapere a proposito degli errori medici

Scarica la guida
Scarica Ora

Siamo spiacenti, ci sono problemi con l'invio del modulo.
Riprova più tardi.

Raccontaci il tuo caso

Compila il form e spiegaci cosa è accaduto. Ti ricontatteremo al più presto per approfondire il tuo caso e fornirti assistenza.

Invia la tua
richiesta

Siamo spiacenti, ci sono problemi con l'invio del modulo.
Riprova più tardi.