Periplo Familiare è la prima e più grande associazione italiana a sostegno delle vittime di errori medici.
ottieni unaUn blog sempre aggiornato sulle vicende di malasanità
Periplo Familiare nasce nel 1992 con l’obiettivo di tutelare le persone vittime di errori medici, supportandole nell’azione legale e aiutandole a ottenere il giusto risarcimento per il grave torto subìto.
Ogni caso è unico, e per questo richiede un’attenzione particolare. È il motivo per cui abbiamo riunito esperti e professionisti in un contesto più intimo e familiare, al fine di fornire ai nostri assistiti non solo il massimo della professionalità, ma anche il calore e la sensibilità necessari per affrontare un momento così difficile e delicato.
Il coinvolgimento emotivo del personale e dei medici legali fiduciari dell’Associazione, assieme a una relazione trasparente e competente, sono stati spesso determinanti per far ritrovare ai nostri assistiti la forza per ripartire.
Il sentimento di sfiducia che un grave torto infonde nel paziente lo porta a essere diffidente nei confronti delle istituzioni in genere, compreso il sistema giudiziario. Per questo un’associazione come Periplo Familiare, fondata sul dialogo e l’ascolto, è la scelta giusta per supportarti durante il tuo percorso legale. Il nostro team di esperti composto da avvocati, medici, periti, ti assisterà durante tutte le delicate fasi che dovrai affrontare per ottenere il risarcimento danni da malasanità.
Tuteliamo i diritti del malato. Il nostro Studio Legale è specializzato in responsabilità medica e della struttura ospedaliera. Abbiamo esperienza comprovata per tutti i casi di malasanità.
Da 25 anni operiamo nel settore con professionisti specializzati, ottenendo un altissimo tasso di risarcimenti danni.
Le diverse specializzazioni dei professionisti con cui collaboriamo consentono un supporto globale.
L’umanità delle persone che compongono l’Associazione assicura un rapporto confidenziale.
Privilegiamo l’accordo bonario al complesso e incerto percorso giudiziario.
Abbiamo a cuore prima di tutto le tue esigenze, ti accompagneremo con professionalità e umanità verso il risultato finale, che consiste nel giusto risarcimento per il danno subito.
Non casi da trattare, ma persone da sostenere. Leggi cosa pensa di noi chi si è rivolto a Periplo Familiare per tutelarsi e richiedere un risarcimento per un caso di malasanità.
Una selezione di quotidiani e riviste nazionali che raccontano come lavoriamo e quali risultati possono ottenere le persone che hanno subìto un caso di malasanità.
Leggi le storie di malasanità di cui ci siamo occupati e scopri quali risarcimenti hanno ottenuto i nostri assistiti.
Nel 1969, Davide era solo un bambino quando viene ricoverato per una semplice appendicectomia.
Durante l’intervento, si rendono necessarie delle trasfusioni di sangue e di plasma purtroppo successivamente risultate infette dal virus HCV e HIV. Tra la fine degli Ottanta e l’inizio dei Novanta, migliaia di persone come Davide vengono infettate tramite la trasfusione di sangue ed emoderivati infetti e non preventivamente controllati, come da protocollo.
Nel 2004, all’età di 35 anni, Davide muore per numerose complicanze dovute a un sistema immunitario gravemente compromesso.
IL DANNO
In seguito alla trasfusione di sangue infetto, il calvario fisico e psicologico vissuto da Davide è stato lento e inesorabile. Anche per i familiari, la vicenda è stata segnata, oltre che da un profondo dolore, da un senso di impotenza. Sono infatti dovuti trascorrere diversi anni dalla perdita del proprio caro affinché la sorella e la mamma di Davide prendessero in mano la vicenda alla ricerca di giustizia.
IL RISARCIMENTO
Dopo un percorso piuttosto lungo e faticoso, si è giunti alla sentenza che ha riconosciuto la piena responsabilità del Ministero della Salute per la mancanza dei controlli dovuti sulle sacche di sangue trasfuso; sentenza onorata, e solo a seguito di proposizione di ricorso di ottemperanza, con liquidazione a favore dei familiari della somma di € 1.150,000,00.
Da circa due anni il signor Claudio, di 83 anni, si reca con regolarità presso il medesimo Ospedale a causa di una ferita che non si rimargina. I sanitari, conoscendo la sua patologia diabetica, effettuate le solite medicazioni, lo rimettono sempre al suo medico curante.
Dopo un esame diagnostico quella ferita non presa nella giusta considerazione, risulta essere un carcinoma squamoso. Il signor Claudio viene quindi sottoposto d’urgenza a un intervento di amputazione della gamba sinistra. L’operazione, però, non risulta sufficiente ad arrestare la malattia ormai degenerata a causa del grave ritardo diagnostico.
Dopo un anno di cure aggressive accompagnate da tanta sofferenza, il signor Claudio muore.
IL DANNO SUBITO
Il signor Claudio ha subito un intervento amputativo oltre ad un trattamento terapeutico massivo e invasivo durato un anno. Una lunga ed estenuante sofferenza, anche per i familiari, drammaticamente conclusasi con il decesso.
IL RISARCIMENTO
Il risarcimento è intervenuto dopo due gradi di giudizio, entrambi con esito positivo.
La CTU medica disposta dal Giudice ha fatto chiarezza sugli eventi riconoscendo la responsabilità dei sanitari della struttura, condannata a risarcire i congiunti del signor Claudio con la somma di € 225.000,00.